La “dea della Fretta”

Oggi  viviamo nel mondo della Fretta, con le sue decisioni precipitose e la difficoltà a fermarsi per valutare meglio. Ma cosa c’è, al “centro” della Fretta? 

In questo articolo ti invito a pensare alla Fretta come a un mito antico che nel mondo moderno si è amplificato,  a considerarla dal punto di vista della forza archetipica che i miti assumono, attraversando le epoche. 

Alla dea della Fretta possiamo associare aggettivi come la Veloce, l’Impaziente, la Strillante (presto! presto! Fate presto!).

Quali alleati ha la Fretta?

La dea della Fretta non opera da sola, ma ha spesso alcuni alleati favoriti. Per esempio l’energia guerresca di  Marte nel suo aspetto più istintuale e viscerale;  la dea Iris, portatrice delle cattive notizie, messaggera degli dei dalle ali iridescenti e dunque mutevoli; anche Ermes,messaggero di buone notizie ma anche astuto manipolatore di notizie, protettore del commercio e anche dei ladri.  Una dea minore greca è Ate, legata alla “dissennatezza” della velocità, della Ubris e quindi più nociva, già in partenza, rispetto alla Fretta. 

In quali ambiti agisce?

La dea della Fretta – possiamo anche chiamarla Precipitazione  oggi esulta in ogni ambito. Vediamone alcuni, partendo dalle cose più semplici alle più complesse.

Sui social: abbiamo a disposizione il pulsante “rispondi” che ci induce a scrivere frettolosamente, magari unendo qualche ingiuria, sotto la spinta emozionale – magari per rispondere a chi la pensa diversamente da noi. 

Arrivare “primi” – ovunque sia il campo dove vogliamo o siamo indotti a primeggiare. In questo caso l’avventatezza spesso ci induce ad agire prima di pensare, per guadagnare un qualche tipo di vantaggio relativo. 

La poca attenzione ai dettagli: occorre finire presto, finire subito, finire prima. Applica questo ad esempio ai collaudi frettolosi per far arrivare un prodotto al più presto sul mercato – prodotto che può essere un’auto, un farmaco, un dispositivo… di sicurezza! La dea della Fretta con la sua Esaltazione – spesso Ottimista – non ama la riflessione, la prudenza, la ripetizione eccessiva di un esperimento, il dettaglio accurato. 

Nella dimensione della comunicazione, la rapidità con cui le notizie compaiono sui giornali diffamando persone che poi risultano innocenti – ma la notizia dell’innocenza può arrivare dopo mesi o anni di devastazione.

Nella relazione di coppia, la dea Fretta si inserisce con l’avventatezza delle decisioni, la rapidità dei dispetti reciproci, delle parole o azioni che feriscono, la facilità a separarsi senza aver tentato un cammino di consapevolezza insieme.

Nel sociale, la dea Precipitazione può causare danni notevoli, addirittura creare disastri. Pensiamo all’avventatezza con cui certi farmaci sono stati proposti sul mercato, o certe tecnologie lanciate con un trionfalismo quanto meno prematuro.  

Nella guerra, pensiamo all’invasione dell’Iraq o alla guerra in Libia, per non citare le molte altre. Vi ricordate il termine “vittoria lampo”? Chi può mai inventarlo, se non la Fretta? E siamo ancora dietro a raccogliere i cocci delle “guerre-lampo” e delle ipocrite “missioni di pace”!

Come “addomesticare” la Fretta?

Raccogliere i cocci è attività che richiede la presenza di altri aspetti – o altri dèi, come mi piace a volte chiamarli, per rendere conto della eternità delle energie che ci abitano. Allora avremo il ragionevole Dubbio, la pacata Lentezza, la solida Fermezza d’Animo. La voce della Moderazione. 

Per “addomesticare” la Fretta, tuttavia, occorre anche comprenderla, abbracciarla con quel rispetto che ogni energia richiede. Non si tratta semplicemente di contrapporle le altre qualità che ho elencato, cosa che manterrebbe, internamente, uno stato di guerra – una energia contro l’altra. Ma comprendendola e entrando in contatto con l’elemento che soggiace alla sua agitazione perenne. 

Che risorsa puoi trovare, al “centro” della Fretta?

Che cosa dunque troviamo, al “centro” della dea della Fretta? 

Io non ho risposte univoche, perché per ogni persona vi possono essere sottofondi diversi, in relazione alla propria storia di vita. Ma spesso ritrovo la caratteristica della passione. Una passione creativa che non trova gli sbocchi giusti. Una passione che resta un diamante grezzo perché, paradossalmente, la Fretta stessa impedisce di coglierne l’essenza. 

Se conosci questa impulsività quasi sempre irragionevole, ti invito a provare a entrare in contatto con la sua energia senza lasciarla “partire” verso un qualsivoglia bersaglio. Prova. Respira con lei. Imbrigliala con affetto. Abbracciala. Ascoltala. 

Che cosa emerge? 

……………………………………………………….

Cosa hai trovato, al centro della Fretta? 

Grazie per i tuoi commenti.

Se questo articolo ti è piaciuto, grazie di condividerlo e/o commentarlo.

Si cresce meglio insieme. 

Franca Errani

4 Commenti

  1. Cinzia

    Non ho riflettuto a lungo su questa domanda… ; )) ma la prima risposta che è arrivata è stata: la capacità di cogliere l'attimo… proprio perché è un attimo… lo vivo spesso nella fotografia… dove la fretta è cattiva consigliera, ma a volte è necessario riuscire a cogliere quell'attimo di luce, di presenza, di colore, di nuvola…. fermare l'emozione di un istante…

    Rispondi
    • Franca Errani

      Cara Cinzia! TU mi offri un esempio dove la Fretta è strategica e indispensabile ! In effetti io ho parlato più della sua distorsione, perché la sento così onnipresente attorno a noi, in un mondo che corre e corre, che risponde senza riflettere, che attacca prima di pensare e così via. Colgo il dono del tuo esempio dove la Fretta si mostra nel suo migliore aspetto divino!

      Rispondi
  2. Cinzia Valletta

    Io avevo capito questo come "centro della fretta", ovvero la fretta non distorta. O utile… Per il resto, anch'io come te vivo male questo correre del nostro mondo, che non osserva, aspetta, ascolta… prende tempo. E poi, spesso mi polarizzo in maniera poco consapevole… e alla fine mi tocca correre…. ma imparo Franca, imparo ogni giorno di più!

    Rispondi
    • Franca Errani

      Hai ragione, tu sei andata dritta alla domanda finale! 🙂 Ed è proprio così…
      cara Cinzia ne approfitto per grazie di condividere qui sul blog, perché questo sarebbe il mio intendimento, di dare più spazio a questo tipo di condivisione… che infatti ha il vantaggio di restare e di non sprofondare nel pozzo rapidissimo (direi frettolosa ahahah!) delle condivisioni su FB!

      Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pin It on Pinterest

Share This