Il Critico Interiore – (M. Mancini)

da | Apr 1, 2014 | Blog | 0 commenti

Questo articolo è tratto da “Essere e Benessere” n°9 – settembre 2002, a cura di Manuela Mancini, basato su un’intervista che Franca Errani ha fatto ai suoi insegnanti, Hal e Sidra Sone. Nel loro libro (tradotto in italiano da F. Errani) su questo imponente “personaggio” della nostra psiche, gli autori, Hal e Sidra Stone, insegnano come “venire a patti” con il  Critico: insomma, come “rovesciare la medaglia” della sua negatività in modo da recuperare le sue risorse!

Sabota la nostra autostima e distrugge le relazioni affettive. Sussurra parole di disapprovazione, si lamenta, ci inchioda al nostro posto, controlla i nostri pensieri.

Ma esistono vari modi per abbracciarlo e trasformarlo da avversario in alleato produttivo. A questa parte della nostra personalità i coniugi Hal e Sidra  Stone, psicoterapisti di fama internazionale e creatori del processo terapeutico Voice Dialogue hanno dedicato un testo: “Il critico interiore, come trasformarlo in un potente alleato” (Editoriale Futura).

Parlateci del nostro nemico numero uno…

Riteniamo che l’essere umano, o meglio la psiche, sia costituita da una molteplicità di parti, che definiamo sé o energie. Il critico interiore è uno di questi sé. Può creare sensi d’inadeguatezza, minare la nostra autostima e provocare imbarazzo, quando non siamo in grado di riconoscerlo.

Chi può tenergli testa?

Mentre il critico interiore è quella parte di noi che si guarda attorno e ci paragona agli altri, volgendo sempre la situazione a nostro sfavore (loro ci sembrano più intelligenti oppure eleganti di noi), il ‘giudice interiore ’, invece ci confronta e ci fa sentire superiori e speciali.

Ma quando si sviluppa il critico interiore?

Molto precocemente nella nostra vita, con la funzione di proteggerci – quando siamo bambini e indifesi – dalle critiche, dalla disapprovazione, dall’abbandono degli altri: della famiglia prima, della scuola e della società poi. Osserva e assorbe le regole dell’ambiente in cui viviamo e comincia a criticarci prima che facciamo qualsiasi cosa, con l’intento di evitarci il giudizio esterno. Per lui dobbiamo essere perfettamente adeguati alle richieste della società.

Fateci un esempio

Sara ha tre anni e prende il contenitore del latte dal frigo e ne rovescia un po’. La mamma la sgrida, dicendole di non essere goffa, di stare più attenta. Il giorno dopo, Sara si avvicina al frigorifero, sente una vocina che le sussurra: “Non essere goffa! Non fare pasticci”. Il tutto per evitarle una seconda osservazione.

Che differenza c’è tra donne  e uomini?

Il critico nella donna è molto più attento all’aspetto fisico e alla bellezza: teme moltissimo l’invecchiamento ed è certamente uno dei sé alleati della chirurgia estetica. Nell’uomo invece, l’attenzione si sposta verso il successo, la carriera, la prestazione (anche sessuale).

Come e perché sabota le nostre relazioni?

Quando abbiamo un sé che ci fa sentire inadeguate sminuite tenderemo a essere vulnerabili o vittime nel mondo e attireremo persone con un forte giudice interiore, che non faranno altro che riconfermare, da fuori, quello che il nostro critico ci dice dentro. Spesso non ci rendiamo conto che il potere che attribuiamo ai sé giudicanti delle persone attorno a noi nasce dal potere nascosto del  critico dentro di noi. Una dinamica di questo tipo non permette all’amore di fiorire! Ecco perché il critico interiore è uno dei sabotatori principali dell’amore.

Come trasformarlo in un potente alleato?

Se posso dirmi e comprendere che è ‘una parte di me’, questo è un primo respiro di sollievo che apre il varco. Il critico è un’energia potente, appartiene ai sé mentali, è intelligente e rapido, ma anche molto ansioso, perché vuole farci essere all’altezza in ogni situazione. Trasformarlo vuol dire comprendere la sua ansietà, contattare la sua vulnerabilità, il suo timore che non ce la faremo e resteremo soli e non amati. In questo modo prendiamo la responsabilità di questo sé, diventandone i genitori.

Suggeriteci qualcosa di pratico per trasformarlo

Per una settimana tenete nota delle critiche che vi fate, dei confronti, delle paure del giudizio esterno. Poi rileggete queste osservazioni rendendovi conto che provengono solo da una parte di voi. Poi ricercatene le origini: fate la lista delle regole della famiglia fin dall’infanzia e osservate quelle che avete fatto vostre senza metterle in discussione e quelle a cui vi siete ribellati. Sì, perché anche nella ribellione c’è la presenza del critico: se mia madre era molto elegante io, per ribellione (per darmi un senso di identità in contrapposizione a lei), posso essermi identificata con l’essere molto casual; in questo caso il critico mi giudicherà se sarò elegante, perché ha fatto della ‘trasandatezza’ la nuova regola. Infine potete indagare l’essere speciali. Il critico desidera che siamo amati e apprezzati e un modo per farlo è quello di renderci speciali in qualcosa, a scapito anche dell’essere noi stessi! Fate un elenco dei settori in cui vi sentite di ‘dover essere’ speciali. Potete osservare in quali aree della vostra vita il critico vi vuole diversi dagli altri, emergenti…magari intellettualmente (in questo caso avrete pile di libri da leggere!), oppure fisicamente (sarete frequentatori accaniti di palestre) oppure spiritualmente (collezionando corsi di crescita personale)!

Le dirò di più: oggi la crescita dei lavori di consapevolezza ha paradossalmente aumentato il potere del critico. Noi lo chiamiamo il critico New Age.

Com’è il critico New Age?

Il critico New Age va ai seminari di crescita personale e se le nuove conoscenze non vengono integrate con questa consapevolezza, diventano una nuova regola. Così il critico ti assilla perché non mediti abbastanza regolarmente, perché continui a desiderare la carne e non sei vegetariano, perché dovresti amare incondizionatamente e invece ti sei arrabbiato ancora una volta…Una delle accuse preferite del critico New Age è: sei tu che ti sei creato la tua realtà! Impariamo allora a diventare amorevoli genitori del nostro critico, accettiamone gli insegnamenti, consapevoli comunque di avere il grande potere di trasformarlo!

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