Il sano agonismo ci fa bene.

Il sano agonismo ci fa bene. Aumenta l’autostima. Peccato che spesso non lo sia e riduca l’autostima.  Riflessioni semplici per la salute di corpo e mente. 

Sana aggressività naturale

Il sano agonismo è manifestazione dell’aggressività naturale: sentire il proprio corpo nella vitalità di una corsa, di una nuotata, dell’azione fisica portata oltre il ritmo tranquillo del quotidiano, il piacere di impegnare la mente in qualche complesso esercizio stimolante. E’, nella sua essenza, in confronto con sé stessi, e una misura interiore del nostro entusiasmo, talento, volontà. Non è contro l’altro, ma con l’altro.

Questo può avvenire anche nei giochi di squadra, quando vissuto sanamente: la competizione ha una sua bellezza, che gli atleti ben conoscono. Quando il confronto serve per sentirsi più dell’altro, la competizione e porta più danno che piacere. La parola “concorrente” contiene entrambi i significati: con-correre vuole dire “correre insieme” e rimanda a un allineamento con l’altro e al tempo stesso evoca la competizione. 

Se faccio meglio… “sono” anche meglio

Davanti all’agonismo dunque l’atteggiamento può essere duplice: rinnegare la parte competitiva, evitando ogni occasione di confronto (dando quindi nutrimento al Critico interiore) oppure vivendola in modo esasperato, dove ciò che conta é “vincere a ogni costo”. In entrambi i casi, la convinzione é: “se io faccio questa cosa meglio di.., io sono anche meglio di..”.

Questa convinzione è  alla base della scarsità di autostima – l’amore e rispetto di noi stessi la cui fonte è interiore. Quando mettiamo fuori di noi la sorgente della nostra autostima diamo al mondo il potere di applaudirci e di distruggerci, e siamo costretti a fare “sempre più di”, in una corsa che si alimenta di competizione, perfezionismo, confronto con gli altri.

NON giocare quel gioco!

Con-corri con te stesso. Diventa ogni giorno un po’ migliore, rispetto a ieri, rispetto a te. Lascia perdere gli altri. Il tuo miglioramento ha senso, ti fa diventare più sano e forte, se fai sport, più intelligente o preparato, se studi, più abile manualmente, se ti applichi a un’arte che ami. Nessun altro può fare questo al posto tuo.

Se ti confronti con un altro, ci saranno sempre elementi dove questo “altro” sarà meglio di te. E in ogni caso la gara è persa anche se tu sei meglio, perché è un valore momentaneo – domani incontrerai senz’altro qualcuno che è meglio in qualcosa.

Ah: ridi un po’ di più per favore! Di te stesso e di questo mondo piuttosto assurdo, che ha messo la competizione alla base della società e della vita, anziché la collaborazione. Siamo sempre in tempo a cambiare la nostra visione del mondo…

 

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Franca Errani

 

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