Il Sogno Guidato – (Silvana Borile)

da | Giu 15, 2013 | Blog | 0 commenti

L’energia segue il pensiero. Quando realizziamo qualcosa, lo creiamo sempre inizialmente sotto forma di pensiero. L’idea è una cianografia: crea un’immagine della forma, poi la dinamizza facendo fluire l’energia fisica in quella forma e alla fine si manifesta sul piano fisico….

Lo stesso principio vale anche se non intraprendiamo alcuna azione fisica diretta per realizzare concretamente un’idea. Il semplice fatto di aver un’idea in mente e di tenerla, costituisce un’energia che tenderà ad attrarre e creare quella forma astratta sul piano materiale.

Il Sogno Guidato (S.G.) è una tecnica che permette di accedere con relativa semplicità a quella riserva inesauribile di risorse presenti in noi.

Lo stato mentale attivato dal S.G. è uno stato sfumato che sta a metà fra la veglia ed il sonno. Possiamo definirlo come uno stato ipnoide caratterizzato  da rilassamento psicomotorio, battito delle palpebre, chiusura degli occhi e piacevole sensazione di benessere globale.

L’obiettivo generale che ci si pone con questa tecnica è quello di modificare l’atteggiamento del soggetto durante il suo sogno e trasferire questo nuovo schema mentale durante lo stato di veglia.

Il counselor fa emergere ciò che è presente nelle risorse inconsce, ossia attiva dei sé.

Il primo a parlare di “Rève éveillé dirigé“, il sogno da svegli guidato, è stato lo psicologo Robert Desoille. Con il rève éveillé dirigé si fa un uso attivo dell’inconscio e si pilota il soggetto verso la manifestazione delle sue potenzialità. Si fanno vivere alla persona, posta in stato di rilassamento che attiva il livello cerebrale alfa, alcune situazioni mentali dando immagini iniziali e poi lasciando che esprima quello che man mano la sua fantasia le suggerisce.  Arriva così a liberare alcuni contenuti repressi che bloccano la sua crescita oltre che minare il suo equilibrio. Il materiale spontaneo che emerge è rivelatore del mondo interiore, con i suoi blocchi e i suoi problemi, della situazione affettiva della persona e del suo modo di affrontare la vita.

Con la sperimentazione nel S.G. del potere dei simboli (ricchi di archetipi) e della possibilità di superare gli ostacoli, il soggetto diviene in grado di avviare un processo di maturazione, di assumere un atteggiamento attivo, di superare conflitti, problemi, ostacoli e di aprire le porte alla sua energia creativa.

Una particolare applicazione del Sogno Guidato viene utilizzata in sedute di gruppo. In questo ambito viene proposto un simbolo la cui dinamica è suggerita interamente dal counselor.

I simboli  mettono in contatto con aspetti interiori inaccessibili alla mente analitica e conducono a capire ‘vedendo’, visualizzando anziché ‘pensando’. Possono rivelare realtà interiori di cui non si sospetta l’esistenza. Il simbolo ha la proprietà di dirigere e strutturare alcune energie inconsce. Visualizzare per esempio lo sbocciare di una rosa orienta i vettori dell’inconscio nella direzione dello sviluppo, dell’evoluzione.

Possiamo a ragione dire: in principio era l’immagine. Vediamo perché l’immagine, ossia la visualizzazione, influenza la realtà personale.

Il sistema nervoso, che ci fa reagire alle situazioni, non può valutare la differenza tra una esperienza reale e una immaginata: in entrambi i casi reagisce ai dati comunicatigli dal cervello, ossia reagisce in conformità a quanto si pensa o si immagina. Il pensiero, che è una forma di energia veloce e sottile, si manifesta nel cervello componendo i neuroni, le cellule nervose, in forme tridimensionali simili a geroglifici, ­­in un infinito numero di combinazioni. Qualsiasi realtà con cui entriamo in contatto, può essere per esempio una penna, viene raffigurata nel cervello da uno specifico geroglifico di neuroni.

La cosa importante da sottolineare è che sia che noi vediamo la penna, sia che la immaginiamo soltanto, nel nostro cervello si forma lo stesso disegno di neuroni, che trasmetterà quindi il medesimo impulso al sistema nervoso. Perciò il sistema nervoso, che condiziona le nostre reazioni, non distingue se una cosa è vera o solo immaginata. Possiamo sperimentarlo, ora, immaginando di addentare una fetta di limone: la reazione sarà un aumento della salivazione o addirittura un senso di fastidio nella zona mandibolare, come se avessimo realmente compiuto l’azione

Immaginare porta a una attivazione cerebrale identica a quella dell’agire.

In un ospedale  è stata fatta questa ricerca: ad un gruppo di pazienti con ulcera emorragica è stato somministrato il placebo, ossia una innocua pillola di acqua e zucchero, con queste parole: “E l’ultimo eccezionale ritrovato in fatto di ulcera emorragica”. Ben il 70% dei pazienti ha avuto l’arresto dellemorragia! Ad un altro gruppo, stessa innocua pillola, ma differenti parole: “E’ l’ultimo ritrovato di cui però non sappiamo ancora bene gli esiti. Risultato: solo il 25% dei pazienti ha avuto l’arresto dell’emorragia!

Questo ci sottolinea la capacità, il potere della nostra mente.

La cultura del passato non ci ha trasmesso una importante verità: noi possiamo essere co-creatori della nostra realtà,  ossia della nostra salute, dei nostri rapporti, dei nostri successi.  Oggi quindi abbiamo a disposizione molteplici tecniche che ci consentono di passare da uno stato di mal-essere a uno stato di ben-essere: con l’augurio che sempre più persone imparino ad apprezzarle e usarle!

Giugno 2007

Silvana Borile è Counselor indirizzo Voice Dialogue – Vive e lavora a Milano.

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